Venerdì 15 Febbraio ho partecipato in qualità di iscritta all'associazione e di esponente del Partito Democratico al VI congresso nazionale dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca, tenutosi a Salerno. A margine della plenaria, ho rilasciato una breve intervista a Radio Radicale.
Ho ribadito, come nella lettera inviata a Goffredo Bettini prima che venisse resa nota l'alleanza con l'Italia dei Valori, l'assoluta necessità della presenza di numerosi esponenti politici radicali nelle liste del Partito Democratico. Dato l'accordo elettorale stipulato con Di Pietro, ritengo infatti logico permettere anche ai Radicali e ai Socialisti di correre insieme al Pd in liste apparentate.
Se però questo non fosse possibile in quanto lesivo del progetto di autonomia scelto da Veltroni, l'inserimento di esponenti radicali e socialisti nelle nostre liste non dovrebbe essere considerato come una resa, una annessione, una rinuncia sul piano identitariò di queste due realtà. Sarebbe al contrario positivo per i Radicali e i Socialisti, che confermerebbero la presenza nelle istituzioni e potrebbero influire in prima persona nel processo legislativo, e per il Pd, che darebbe prova della costante apertura e disponibilità al processo di integrazione di altre forze politiche laiche e riformiste.