Parlerò di chi ha lasciato il Pd brevemente.. questa volta sola e poi mai più su Fb.
Troppo distorcente e banalizzante.
Parlo in forza delle mie convinzioni ed esperienze.
Da quando è nato, molti dal Pd se ne son andati e molti nuovi sono venuti.
Usciti dirigenti come Rutelli, D’Alema, Bersani.. dimessosi da Segretario.
Veltroni.. dimessosi da Segretario e poi uscito con un congruo bottino parlamentare…
Renzi… per non parlare delle strambe dimissioni di Zingaretti..
Vicende a loro modo tragiche, non questioni burocratiche.
Tengo per me i giudizi morali.. cui tuttavia non rinuncio.
Ai vari livelli locali abbiamo assistito a travestitismi e traslochi per lo più dovuti a mancati incarichi..
Ora la vicenda torinese pone un semplice quesito: si può uscire dal Pd e non restare nel campo del centro sinistra, mettersi sotto le ali protettrici dei rappresentanti di Salvini e Meloni ed ergersi campioni del nuovo riformismo?
Semplicemente non si può.. perché il tutto domina sulla parte e la stritola.
Operazioni generalmente già tentate.
E finite senza gloria.
Poi..ci saranno processi di ricomposizione?
Credo di no e non lo desidero.
Noi del Pd dobbiamo correre.. perché, ad ogni livello, anche con tutti i nostri errori, siamo l unica alternativa al centro destra, di ogni fattezza e colore .
Tutto in politica ha un prezzo… specialmente gli errori.
Da ora in poi saremo leali avversari.
Ognuno decida dove mettere l’accento.. se su leali o su avversari.