Walter di fatto affossa le coppie – Il Riformista
Così Veltroni è andato a far visita al segretario di Stato Tarcisio Bertone in Vaticano. Se qualcuno a Roma sperava in un intervento dall’alto per sbloccare il dibattito sull’istituzione di un registro per le coppie di fatto in Campidoglio, le notizie che arrivano dal Vaticano non sono per nulla rassicuranti.
Tutt’altro: sono una doccia fredda, anzi gelata. «Veltroni intervenga», chiedevano pochi giorni fa i radicali romani. E l’intervento doveva servire a dare la linea alla maggioranza che sostiene il sindaco al Comune di Roma su come votare quando arriveranno in consiglio comunale, la prossima settimana, le due delibere relative alle coppie di fatto.
Ebbene: altro che linea, Veltroni ha praticamente affossato le residue speranze che per il momento Roma – la capitale d’Italia, la città che ospita la Santa Sede, la città guidata da un sindaco che è allo stesso tempo il leader del maggior partito della maggioranza al governo e che aspira a sua volta a guidare un prossimo esecutivo – possa dotarsi di un registro nel quale annotare le convivenze tra persone anche dello stesso sesso;
anche se questo registro avrebbe avuto un significato poco più che simbolico. È proprio questo il punto: il valore dei simboli. E Veltroni sa bene di dover essere molto attento anche e soprattutto ai simboli in una città come Roma.
Di certo, se le notizie che trapelano dai palazzi corrispondono tutte al vero, questa non è una notizia soltanto per i romani ma è qualcosa su cui l’intero centrosinistra viene chiamato a una riflessione. Veltroni, infatti, su questo tema specifico sinora ha dichiarato, in occasione della sua partecipazione a Otto e Mezzo, soltanto che questa materia è di competenza del Parlamento. Poi, più nulla. Un messaggio chiarissimo, dunque, come chiarissimo è quello lanciato dallo stesso Veltroni direttamente dal Vaticano. A questo punto, però, ci si chiede quale politica il Partito democratico, del quale Veltroni è il segretario, intende portare avanti in materia di diritti civili. Il silenzio sinora è stato pressoché assoluto. In ballo ci sono, e parliamo soltanto delle prossime settimane, il testamento biologico, le linee guida sulla legge 40 e la telenovela Pacs-Dico-Cus. Abbastanza per iniziare a preoccuparsi in mancanza di chiarezza su cosa il centrosinistra intenda fare. Se la maggioranza capitolina è la rappresentazione in sedicesimo del futuro centrosinistra di conio veltroniano, sarà bene che i sostenitori di queste battaglie siano preparati anche all’eventualità molte delusioni. E, però, speriamo davvero di sbagliarci.
1/12/2007