Curiosi i calabresi. Su richiesta di un candidato sindaco di Amendolara, in provincia di Cosenza, che ho conosciuto attraverso comuni amici calabresi immigrati a Cerona ho partecipato a una folta assemblea di presentazione del programma di una lista civica a maggioranza Pd.
La lista era piena di energie fresche e giovani laureati e di professionisti provenienti da più culture (Mpa., Udc. Al Sud la partecipazione politica è molto intensa e con una maggiore vivacità rispetto alle città del nord. E’ rimasta forte la cultura dell’emigrazione del Pci, della lotta contro. In questo piccolo affascinate borgo sullo Jonio c’era la tensione vera per cercare di valorizzare le risorse urbane , turistico ambientali, enogastronomiche per un turismo alternativo mirato in particolare sui beni artistico culturali.
Ho ragionato un po’ con loro delle dimensioni sovracomunali per uno sforzo più grande e delle infrastrutture. L’esempio può essere quello delle regge sabaude in Piemonte. Ho indicato quale può essere la soluzione: l’istruzione postdiploma dei ragazzi. Ho accennato alla riforma del federalismo, che è vista molto male. Credo e spero di aver dato un contributo.
Tornando a Torino in treno ho conosciuto un ferroviere che ha vissuto a Torino e che abita a Cirò. Quando ha scoperto che ero parlamentare ha assolutamente voluto coinvolgermi nella presentazione di una lista civica per le elezioni comunali a Cirò.
In Calabria sono tutti collegati a un personaggio politico. C’è una ossessiva memoria dei sindaci succedutisi. Nei rapporti politici della società prevale la personalizzazione. La Casta ad ogni livello non sembra aver subito dissacrazioni. Continua il filo del comando e del rapporto referenziale.