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Magda Negri

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Ho aderito alla iniziativa dei Radicali e  ieri con alcuni esponenti radicali, Bruno Mellano, e del Pd di Cuneo ho visitato il carcere di Saluzzo. Non è stata la solita visita. Il giovane direttore del carcere è preparatissimo e molto sensibile. Aperto alle innovazioni, nonostanze il vincolo delle poche risorse a disposizione.  Ci sono molte differenza nelle strutture carcerarie da regione a regione.  La situaizone più avanzata è la Toscana, dove è più applicata la legge Gozzini, negli aspetti che riguardano il recupero dei detenuti.  Incontriamo a Saluzzo molti ergastolani e queli della zona di massima sicurezza del 41 bis. Il direttore in questo carcere consente di uscire dalle celle ai detenuti per stare negli spazi comuni con una certa libertà. Ciò che più pesa è la mancanza di insegnanti ed educatori. I carcerati vogliono studiare, prendere la licenza media, il diploma e soprattutto lavorare. Nulla di più annichilente dell'ozio.  Ci sono esperienze molto avanzate in Germania, Francia e Olanda. In Italia lavorano 25mila detenuti. In quei Paesi 250mila-300 mila e nei Paesi Bassi praticamente tutti.  Ma la situazione italiana è difficile. Il ministero non ha soldi per questi progetti. La sfida è far entrare le cooperative e le piccole imprese, disposte ad assumere i detenuti. Incontirmao dei detenuti che gestiscono gli acquisti giornalieri per i compagni. Uomini condannati a 20-30 anni per omicidi, uno anche per matricidio. Hanno un compito delicato, difficilissimo. Un altro merito del direttore di Saluzzo è di aver orticolato meglio gli orari per le visiste dei parenti ai detenuti. Anche questa volta una esperienza umana intensa, la visita al carcere.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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