Cluster (bombs?) dentro al Pd
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Il Pd ha fatto la rivoluzione diretta e di popolo del segretario e, dopo questa epifania, vede un moltiplicarsi di correnti e sottocorrenti intorno a singoli leader-notabili. Non si tratta più di organismi funzionali ad una missino politica o culturale che competano per progetti alternativi.
Nella quiete un po' turbolenta del post - congresso si organizzano grappoli di quadri in funzione di autodifesa e di posizionamento. Si cerca protezione e rappresentanza. Più portezione che non rappresentanza.
Anche Marino, che fa benissimo a fare un portale di comunicazione ed iniziativa politica, tenta, secondo me sbagliando, la via dell'associazione. In tutto il Pd nazionale penso che siamo restati Veltroni ed io a cercare ancora una via organizzativa che non siano queste stanche correnti fondate sull'appartenenza e non sul merito.