header

Magda Negri

header

Il sommovimento (dentro l'apparente stagnazione) che sta portando al 14 dicembre, opera profondi cambiamenti nella strategia della maggioranza del Pd. Bindi e Franceschini, come noto, dall'estate 2010, si erano fatti alfieri della, proposta del governo di tutte le opposizioni più Fini, sotto le insegne dell'Alleanza Costituzionale per battere Berlusconi.

Limpidissime le interviste sulla Stampa della Bindi del 06/08/10 e quella di Franceschini del 25/10/10: un'alleanza costituzionale alla quale "nessuno può mettere - parole di Franceschini - veti, data l'emergenza". Poi nel miglior stile del vecchio Pci, una volta aperta la crisi, i due leader dell'attuale maggioranza hanno operata una profonda revisione, adattando il governo del ribaltone all'ipotesi del governo di unità nazionale (ultima intervista di Franceschini su Repubblica) sull'asse Pd-destra (dentro, tutti i volenterosi? anche la Lega?).

Il vero punto strategico di svolta, però, che stranamente nessun commentatore commenta, sta nell'intervista della Bindi sul Sole24Ore del 5 dicembre '10: "ora non sarebbe più attuale il listone da Fini, Di Pietro, Vendola, Pd per battere il tiranno in un eventuale voto anticipato, ma - ecco il cambiamento - con Fini e Casini nasce una nuova destra che, insieme a Rutelli, costituirà un nuovo centrodestra per chiudere l'era di Berlusconi".

Se questa è la linea di tendenza, dove va a finire l'asse vincente nell'ultimo congresso del Pd che individuava nell'Udc il perno dell'alleanza del Pd, poi evolutasi nella idea bersaniana del nuovo Ulivo? La chiusura della crisi, al di là dei suoi aspetti contingenti, imporrà di esplicitare, senza dissimulazioni e rinvii, l'esaurimento della strategia uscita vincente al congresso. Reset.

Cerca nel sito

Podcast

Appuntamenti

Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

Leggi tutto...

Videoblog



Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

Ultime da Facebook

Il mio partito

Partito Democratico