Prima dell'ultima direzione del Pd a luglio un gruppo di senatori promotori del referendum antiporcellum, tra cui Tonini, Parisi e Castagnetti, svolsero un incontro ufficiale con la segreteria Bersani per chiedere che, mentre tutti i gruppi parlamentari firmavano la proposta ufficiale del Pd (doppio turno di collegio e quota proporzionale del 30%), il Pd si impegnasse ufficialmente per la raccolta di firme di questo referendum come utile sollecitazione al dibattito parlamentare. La risposta fu "non possumus", perché si disse che una parte dei gruppi dirigenti preferiva il sistema tedesco e avremmo logorato i rapporti con Casini. Anche Veltroni si fermo e fece male. In nome dell'unità del partito abbiamo perso tempo prezioso per dotarci dell'unica arma che può far cadere il porcellum. Bersani ha ieri garantito un'accoglienza in tutte le feste del Pd ma adesso è una corsa contro il tempo.
Su questo tema ho trovato interessante questo articolo di Walter Veltroni pubblicato sabato 10 settembre su Europa.
