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Magda Negri

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 Ho trovato estremamente opportuno politicamente il monito di Mattarella a non esagerare con la polemica antieuropea. La minaccia di Renzi di non votare il bilancio europeo rischia  di determinare  la classica situazione in cui (come diceva Gian Carlo Paietta) si può cadere vittime della propria propaganda.

Ma più che Renzi mi ha impressionato una recente intervista su La 7 del ministro Calenda, super manager ex montiano. Calenda ha sostenuto che:

  1. Il Re è nudo, il fiscal compact di fatto non esiste più perché  tutti gli Stati europei lo violano e la Germania stessa non rimedia al surplus di bilancio.
  2. La politica migratoria è un evidente fallimento e il migration compact italiano non ha avuto la sufficiente attenzione
  3. I programmi di sviluppo di Juncker sono inadeguati
  4. Il trattato commerciale con il Canada è stato bocciato perché i socialdemocratici tedeschi avrebbero imposto che fossero i singoli Parlamenti nazionali a votarlo e non il Parlamento europeo: una vallone si trova sempre.
  5. Il processo di unione bancaria è stato bocciato dalla Germania.

 

Secondo Calenda l’Europa dopo la brexit è sull’orlo del fallimento e le cose peggioreranno da qui al dicembre del 2017 con le elezioni in Germania.Se le cose stanno così la questione europea è il problema massimo del PD e delle forze progressiste, vale più di mille referendum e il congresso del PD va fatto su questo. 

E’ nostro dovere rendere espliciti i punti di revisione dei trattati e le alleanze sociali e politiche in Europa con cui ci proponiamo di realizzarli.

Nel frattempo, a questo punto, possiamo prepararci ad occupare il Brennero e dichiarare guerra alla Germania!

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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