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Magda Negri

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"Si chiama Global Compact for Migration. Si tratta dell’accordo voluto dall’ONU nel tentativo di dare una risposta globale al problema della migrazione. Nel 2016, nell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di New York, il patto è stato firmato da oltre 190 Paesi ed è stato ribattezzato “Dichiarazione di New York“. L’accordo è poi stato ribadito durante l’assemblea generale dello scorso settembre, dove però le posizioni di diversi Paesi sono cambiate.
 
Il principale obiettivo del Global Compact è creare una rete internazionale per l’accoglienza di migranti e rifugiati. Un’accoglienza “sicura”, si legge nella dichiarazione, e di “sostegno”.
 
Il punto di partenza del Global Compact è il principio, condiviso dai vari firmatari, che la questione delle migrazioni debba essere affrontata a livello globale tramite rete di collaborazione internazionale.
 
Nel documento di parla di migrazione “disciplinata, sicura, regolare e responsabile” e prevede una lunga serie di impegni da parte di tutti i Paesi per tutelare “diritti e bisogni” di chi è costretto a fuggire dal proprio Paese.".....
 
Molto grave che l'Italia, insieme agli Stati Uniti e all'Ungheria, non abbia voluto riconoscersi in questo documento dell' Onu e farisaicamente abbia voluto rimandare il tutto a un ipotetico dibattito del Parlamento italiano.
Però ciò che sta avvenendo in Europa va seguito con attenzione analitica e continuativa.
Credo che per la prima volta, su una discussione importante ma in fondo lontana, tenutasi a New York, una discussione di principi e di cornici legali non cogenti, e insieme contro l'avvenuto accordo di Marrakech sui rifugiati, si è sviluppata una manifestazione violenta e aggressiva come se si trattasse dell'aumento della benzina di Macron o un movimento di forconi italico.
Una classica manifestazione dell'estrema destra, violenta e intimidatrice.
Non sono black - block, sono militanti vocati alla violenza, che non si perdono nulla dell'agenda internazionale europea che riguarda il fenomeno storico delle migrazioni.
Sottolineo: c'è qualcosa di nuovo, di guidato dall'estero da soggetti politici molto consapevoli, che trova la forza bruta di una militanza aggressiva.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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