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Magda Negri

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Per la prima volta oggi ho regalato 1,50€ a Vittorio Feltri e ho comprato il quotidiano Libero, che pubblica in anteprima, e completamente, il "Manifesto per i sovranisti alle Europee" che martedì sarà presentato da Salvini e dai suoi sodali di estrema destra.
Chi è bravo smanettare lo cerchi su Libero on line domani.
Ci sono molte sorprese: innanzitutto nella lunghissima introduzione ai 10 articoli vive l'idea cardine non di diritti individuali, non degli stati nazionali da difendere nelle loro frontiere, ma l'idea dei popoli delle comunità, delle famiglie, dei popoli, da difendere contro l' euroglobalismo, contro la centralità degli stati nazionali, contro l'elite finanziaria, ecc..
Esistono gli italiani, i francesi, i tedeschi, con le loro indissolubili culture, che non devono essere piegati dagli stati nazionali, ma che fanno un patto federativo tra di loro e, lo insegnano i catalani, gli alto atesini e i baschi, possono decidere quando vogliono se cedere dagli stati nazionali storici.
Deve nascere una Lega dei popoli europei che unisca in una Internazionale sovranista tutti i liberi movimenti che vogliono un'altra Europa, non neoliberale, non l'Europa di Maastricht, che è da rottamare.
Bisogna preparare un Risorgimento dei popoli europei e ricostruire dal basso, con ampie autonomie locali, il processo europeo senza nessuna significativa cessione di sovranità.
Seguono 10 articoli che formano la "Dichiarazione dei diritti dei popoli europei", dove il principio (art.2) di autodeterminazione "Stare con chi ci vuole e stare con chi si vuole" scompagina profondamente i soggetti statuali e sovranazionali.
Al centro ci sono solo popoli europei liberi di trovare forme di cooperazioni originali tra di loro.
Solo nell' art.8 rispunta il tema della difesa del territorio dalle frontiere, come l'art.7 "l'esclusiva titolarità dii ogni popolo sulle proprie ricchezze e risorse nazionali".
Mi pare che ci troviamo di fronte a un documento di estremismo populista che attacca insieme - almeno verbalmente - sia l'idea di unità europea sia l'idea, più volte citata come negativa, di uno stato forte "leviatanico" per un'idea che definiscono "debole" si sovranità fondata sulle più ampie autonomie.
C'è più Orban o Miglio?
Fanno sul serio o è pura polvere propagandistica?
Divertiamoci comunque con il linguaggio marxiano della premessa: "L'euro globalismo è stato per troppo tempo l'oppio dei popoli. Le elites tremino ora di fronte alla rivoluzione sovranista. I sovranisti non hanno nulla da perdere, se non le loro catene e hanno l'Europa da conquistare. Sovranisti di tutti i paesi unitevi!"
 
 
 
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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