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Magda Negri

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Quando Zingaretti, poco prima dell' esplosione Covid, propose il Congresso straordinario... non ero d' accordo.
Procedure laceranti... rischio di una discussione soffocata.
Evidentemente qualcun altro non era d'accordo perché Zingaretti lasciò cadere la sua proposta.
Ma non era una proposta insensata.
La mozione congressuale che l' aveva consacrato Segretario e che io anche avevo sostenuto, diceva cose affatto contrarie a quelle poi accadute.
Anche il Congresso che ora Gori chiede non mi vede d' accordo.
Per lo stesso motivo.
Ma Gori ha ragione su tutta la linea con grande concretezza e onestà intellettuale nel denunciare una perdita di soggettività politica e programmatica del PD verso i 5S.
Su tutti i punti che ha evidenziato.
Spero che Zingaretti lo capisca... che si intesti una svolta, che non alimenti le tristi risposte burocratiche che vedo sui social.
La fase che si apre richiede un piano nazionale delle riforme di grande caratura riformista.
Un PD protagonista aiuta il governo.
Non siamo le badanti di 5S..non siamo solo il pilone che regge il governo e prepara la sfida del Presidente della Repubblica..
Siamo molto di più... in questa fase tormentata della Storia d' Italia.
Gori ha ragione nella sostanza.
E spero che Zingaretti presti attenzione.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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