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Magda Negri

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Ciao Gisella.
Sono riuscita a tornare a Torino per salutarti.
Mi dicono che hai avuto una bella morte, senza dolore, e quasi improvvisa.
Ci hai salutato tu con la voce splendida di Edith Piaf de "la vie en rose".
Tanti hanno scritto di te in questi giorni, della fucilazione di tuo padre Eusebio, della morte di tuo zio nella guerra di Spagna, della tua partecipazione alle brigate Curiel, i ragazzini staffette della resistenza.
Laura Marchiaro e Grazia Sestero ti hanno abbracciato nelle loro commemorazioni, come la tua carissima
nipote, che tu hai molto accudito.
Te lo sei proprio meritato il medagliere dell'Anpi e le bandiere di tanti circoli.
Scappo Gisella.
Non sopporto la scena della bara che entra nel forno.

Tanto niente cancellerà lo splendore dei tuoi occhi e del tuo sorriso, che restavano giovanissimi anche sul tuo volto di novantenne.
Ciao eterna ragazza entusiasta della vita.
Grazie di tutto.

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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