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Magda Negri

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Nel mio zapping mattutino scopro su RAI Cultura la trasmissione Protestantesimo.
Mi piace molto… imparo cose che non so.
Scopro che la festa dell’albero nasce nel mondo protestante verso la metà dell’ottocento.
Forse ispirata da uno scritto di Lutero che una notte in un bosco vide la luce della luna filtrare fra i rami e gli confermò la grandezza di Dio..
Mah..
Comunque è storicamente dimostrato che il primo albero di Natale in Italia fu esposto dai protestanti di Torino.. insieme a tanti bimbi.. a metà Ottocento.
C’è anche la documentazione di quanto costò alla comunità protestante torinese quella prima epifania.
Io penso però che l’albero e la sua festa abbia anche origine precristiana.. forse assunta più facilmente dai popoli nordici.
Non sapevo che il Fascismo lo ostracizzò come simbolo di una cultura estranea agli italiani.
Del Presepe so tutto e quest’anno ne ho fatti 3: uno a Torino e 2 a Dubbione.
Sono giorni che ci concediamo per la speranza.. non per la felicità.
Per i credenti si rinnova un patto con Dio.. per chi non lo è si intensifica una riflessione umanistica sul presente e sul futuro.
L’uso politico del Presepe fatto dalle destre è quasi una blasfema opera di divisione, proprio in questi giorni.
Sagge le parole del cardinale Zuppi.
Sagge e da meditare.
Quindi Buon Natale tutti.. ciascuno come può. Buon Natale anche alla elegante padrona cinese del ristorante dove ci siamo salutati, in un gruppo di amici.
Quando le ho detto "Buon Natale, signora," mi ha risposto offrendomi gentilmente una riproduzione di Budda, con le riflessioni del 2024.
La prima sulla passione, la seconda sulla meditazione.
Quindi felice sincretismo di culture e tradizioni nel nome della comune umanità.
Agli uomini, alla donne, ai bimbi, ai viventi non umani (definizione di Ingrao)… come Bart.
Buon Natale.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
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Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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