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Magda Negri

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Il 9 Gennaio 2007 si è svolta a  Roma la Direzione nazionale della Rosa nel pugno. Si è chiusa con un congelamento, anche se tutti gli attori sono convinti che esista lo spazio politico per una forza laica, liberale e socialista come la Rosa nel Pugno. Lo ha detto  il vicepresidente del gruppo della Rnp alla Camera, Lanfranco Turci, commentando gli esiti della direzione: "occorre avere il coraggio di ripensare questo progetto politico più in grande, ma - osserva - su questo passaggio si sono arrestati al momento sia lo Sdi che i Radicali".

I dirigenti non hanno votato nessun documento, rinviando di fatto le scelte a una riunione futura, ma hanno dato mandato ai due leader, Enrico Boselli e Marco Pannella di “valutare insieme le forme per continuare l'azione politica”. La direzione ha deciso che i due partiti “debbano recuperare la loro autonomia”  anche se, per Roberto Villetti «l'esperienza della Rosa nel Pugno non è superata”. Per Boselli la soluzione è lontana: “Sin dall'inizio ci siamo trovati a fare i conti con due visioni della politica che si sono rivelate inconciliabili”. La prossima fase della Rnp, però, ha suggerito il leader dello Sdi, potrebbe passare attraverso un think tank su diritti civili e laicità dello Stato: “Un centro che potrebbe avviare una discussione su un possibile modello di partito che possa mettere insieme radicali e socialisti”. Si è parlato anche di Pd. “Qualsiasi partito democratico progressista – ha detto Boselli- non può, infatti, che essere laico. La critica della Rosa nel Pugno nei confronti dell’attuale costruzione del Partito democratico non è quindi né peregrina né infondata. Anzi, possiamo dire di aver colto nel segno. Basterebbe osservare che su tutta la gamma dei diritti civili e di libertà, sui temi del costume, sugli stili di vita, ritorna prepotentemente nel nostro Paese una forte ondata antimodernista. È, quindi, assolutamente evidente che esiste uno spazio per una forza coerentemente laica….  Lo constatiamo quotidianamente quando in Parlamento e nel Paese ci impegniamo per introdurre leggi che riconoscano nuovi diritti civili, come quella sui Pacs”.

Una visione che abbiamo voluto cogliere nell’intenso e concitato dibattito su cosa debba essere il Pd. Altre, di altri soggetti e attori politici, che esprimano i tanti punti di vista in campo, intendiamo pubblicarne in futuro.

Allego un interessante articolo: Biagio de Giovanni, "La missione dei radicali", Il Mattino, 5 gennaio 2007 .



 

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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