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Creato: Venerdì, 23 Febbraio 2024 18:56
Della appassionata discussione di ieri sera alla libreria Claudiana sui politici italiani e il loro linguaggio populista sui media, trattengo due notazioni fondamentali.
La prima: come la personalizzazione della politica usi gli espedienti della "intimizzazione".
Inoltre: la politica si fa vedere in famiglia, in vacanza, mentre mangia etc.
Supremo esempio Salvini.
Messaggio.. io non sono casta.
Sono uno di voi.
Seconda notazione: i populisti di sinistra sono diversi da quelli di destra.
Esempio: Iglesias in Spagna e 5 Stelle in Italia.
Se vanno al governo, diventano più "mainstream", più responsabili e di governo.
I populisti di destra invece, quando vanno al governo, mantengono ed esasperano la loro duplice natura “di lotta e di governo".
Non attutiscono la loro natura, non evolvono..
Cercano sempre il nemico.. non rispettano l’opposizione.
Se costretti fanno coesistere comportamenti e linguaggi diversi e alla bisogna usano l’uno o l'altro.
Perché ci stupiamo allora degli esagitati e provocatori comizi della Meloni?
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Creato: Martedì, 20 Febbraio 2024 22:07
Interessante discussione tra giovani accademici ed esperti di comunicazione politica sulla natura del "populismo", così come appare sui social: usati sia dai politici italiani che da un vasto pubblico interessato alla politica.
Il populismo è stile retorico o sostanza di progetto politico?
Le parole contano e si contano, ma qual' è il loro vero significato, la loro valenza più profonda?
Se tutto è "populismo", nulla è "populismo".
E allora lo scandaglio degli scienziati politici e dei comunicatori sociali diventa essenziale per dare un contorno oggettivo alle idee, ai significati, alle parole, al loro uso.
Un libro grandemente innovativo e analiticamente concreto.
Recensione a cura di Piera Egidi Bouchard per la Porta di Vetro.