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Magda Negri

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30 anni fa le brigate rosse seguirono fino a casa e uccisero a sangue freddo il costituzionalista della sinistra demo cristiana Ruffilli, reo di aver proposto innovative riforme del sistema istituzionale italiano.
A Forlì, sua città natale, ci fu una grande manifestazione di sdegno e di cooperazione per denunciare le modalità del delitto.
Io ero in consiglio provinciale e fui incaricate dal capogruppo Marchiaro di ricordarlo.
Opinioni discordi nel gruppo sulla qualità del mio intervento.
Ieri Mattrella e Cacciari hanno ricordato il pensiero di Ruffilli con parole mirabili. Chi voglia ascoltarle troverà tutto sulla diretta di Radio radicale di ieri.
Illuminante il confronto di Cacciari sulla concezione della cittadinanza in Ruffilli, derivante dal diritto latino del civis - che è persona che interagisce con la comunità - concezione storica e personalistica insieme..e la concezione della cittadinanza del costituzionalismo tedesco: un popolo "volk", un sangue, uno stato.
Ovvi i rimandi al presente.
Ruffilli cadde sotto il piombo delle Brigate Rosse perché riformista sul terreno istituzionale.
I giuristi del lavoro Tarantelli, Biagi, D'Antona furono assassinati perché osarono proporre riforme anche controverse sul mercato del lavoro.
Ricordarlo a noi stessi e specialmente alle nuove generazioni.
Di riformismo - quello vero - in Italia si è potuto morire.
 

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Salvare l'Europa: come uscire dal debito e dalla stagnazione

Venerdì 26 febbraio 2016
Sala Viglione, Palazzo Lascaris
Via Alfieri 15
Torino

Presiede: Magda Negri

Intervengono: Davide Gariglio, Mercedes Bresso, Alberto Majocchi, Enrico Morando

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Così come Syriza in Grecia non era il futuro profetico per la sinistra italiana, così non dobbiamo considerare che la sconfitta di Miliband in Inghilterra sia esattamente trasponibile nel dibattito della sinistra italiana. In Inghilterra ha pesato potentemente lo straordinario successo del partito nazionalista scozzese. Non facciamo equazioni troppo semplici. In Italia aspettiamo l’esito delle elezioni amministrative. Credo andranno bene, anche se peserà la disaffezione degli elettori vrso le elezioni locali. La formazione delle liste in Campania è il simbolo di un grave problema che si sta determinando nel PD: non basta imbarcare tutti per vincere. Bisogna vincere lealmente, con persone presentabili.

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